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La struttura di Iptables

  • Il firewall di Linux, dal kernel 2.6 in poi si chiama Iptables, ed è incorporato nel kernel stesso (eventualmente caricato in tutto o in parte come moduli)
  • Il comando per gestire il firewall, si chiama anch'esso iptables (provate a leggerne le istruzioni con il comando man iptables)
  • Iptables prevede quattro tabelle, ognuna collegata ad un particolare tipo di operazione:
    • filter che gestisce il normale traffico dei pacchetti, senza modificarne il contenuto
    • nat per gestire appunto il NAT, nelle sue varie forme
    • mangle per modificare i parametri dei pacchetti (in realtà non la utilizzeremo)
    • raw per apportare modifiche ai pacchetti in casi particolari, il più presto possibile (non la useremo)
  • Ogni pacchetto viene inviato ad una sola catena per ogni tabella, viene inviato almeno alla tabella filter, ma può essere inviato a più di una tabella.
  • Se nel comando iptables non si indica il nome di una tabella con il parametro -t <nome_tabella>, la tabella utilizzata è la filter
  • Ognuna di queste tabelle possiede una serie di catene standard, per gestire i pacchetti nelle varie situazioni.
  • Si possono poi creare delle catene definite dall'utente, che possono venire richiamate come delle funzioni o procedure all'interno delle catene standard
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